Secondo giorno >
Oggi è il giorno della scoperta dei prodigi della natura e dell’uomo in Costiera Amalfitana, una giornata per conoscere i valori del territorio, attraverso le opere della natura e quelle dell’uomo.
Dall’Hotel Margherita dirigetevi verso sud e in un quarto d’ora raggiungerete un luogo di idilliaca unicità: il Fiordo di Furore, la prima grande opera della natura che incontrerete nel corso della giornata. Una tenace e impavida fenditura nella roccia, lungo la scogliera, degna dei più noti fiordi scandinavi, che accoglie una piccola spiaggia lunga solo 25 metri, accarezzata dall’acqua marina che regala tutte le sfumature immaginabili dal blu al turchese, a seconda del momento in cui la si visita. Luogo emblematico anche per gli amanti del cinema d’autore che ha immortalato il Fiordo come scenario di grandi film di fama internazionale, uno fra tutti “L’amore” del grande regista Rossellini con Anna Magnani e Federico Fellini che proprio lì si innamorarono. Dopo una sosta sul ponte che lo attraversa dall’alto lo strapiombo che si apre ai vostri piedi, vi consigliamo di scendere la scalinata che costeggia l’insenatura fino alla spiaggia e che vi permetterà di costeggiare le poche case scavate nella roccia che un tempo erano abitate da impavidi pescatori e osservare da un’altra prospettiva la sua imponente unicità e, se la stagione lo permette, immergervi nelle sue acque.
Dopo aver toccato con mano questo luogo mitico, si prosegue lungo la statale per una decina di minuti d’auto fino un piccolo parcheggio dove lasciare l’auto (nei pressi è presente anche una fermata del bus locale) e attraverso un ascensore scendere ripidamente la scogliera fino a raggiungerete l’imbocco della Grotta dello Smeraldo sul livello del mare. Questo gioiello nascosto è, scoperta solo negli anni ’60 del Novecento da un pescatore locale che, trovatosi ad affrontare un’improvvisa burrasca in mare, abbandonò la sua imbarcazione e cercò riparo lungo la costa, all’interno di un cunicolo scavato nella roccia della scogliera. Tanto inaspettata quanto provvidenziale fu la scoperta di questa grotta al riparo dai fluttui del mare, illuminata solo da una fievole luce esterna filtrata attraverso le fenditure della roccia: un’incantevole piscina naturale dai riflessi blu accesi dall’acqua e un anfiteatro costituito da stalattiti e stalagmiti, frutto del secolare lavoro delle gocce d’acqua penetrate attraverso la roccia calcarea della sua volta. Concedetevi il piccolo giro in barca alla scoperta delle splendide opere scultoree di madre natura! Riconoscerete forme familiari, incredibili riproduzioni naturali di forme e architetture a tutti note sopra la superficie terrestre. I simpatici marinai locali che con la loro barchette a remi vi condurranno in questa escursione non mancheranno di aiutarvi a riconoscere ogni conformazione che fa da cornice a questo luogo dal sapore mitologico.
Risaliti in superficie, è ora tempo di dirigersi lungo una ripida strada in salita verso il paese di Furore. Vi sembrerà incredibile come dal mare si possa giungere ad altitudini di montagna. Niente paura! Non ci aspettiamo che raggiungiate il piccolo borgo arroccata attraverso gli oltre 3000 gradini, scolpiti sul terreno tra limoneti e vigneti, potrete comodamente arrivare sulla sua sommità con la vostra vettura. Lo stupore che per primo pervaderà i vostri pensieri sarà la sensazione di non aver mai potuto immaginare che lassù, tra i costoni di roccia che scendono fino al mare, ci potesse essere un borgo abitato, praticamente invisibile a chi si limita a viaggiare lungo la Statale 163. Ed ecco che, proprio in questo borgo abbarbicato a 600 mt. di altitudine sul livello del mare, incontrerete la prima grande fusione tra il prodigio della natura e quello dell’uomo: l’Azienda vinicola Marisa Cuomo, con le sue vigne che crescono aggrappate agli speroni di roccia, imponendo un modo del tutto unico di fare il vino, un vino eccezionale e pluripremiato, grazie al quale oggi il borgo di Furore è noto al mondo intero. Prenotando una visita alla Cantina Marisa Cuomo scoprirete una storia di umanità e laboriosità che le è falso il nome di “viticultura eroica”. A noi piace definirla anche “viticultura acrobatica” perché, riuscire a coltivare con totale naturalezza delle vigne storiche, così paurosamente aggrappate ai dirupi della roccia, e farne l’eccellenza enologica della regione, nettare prezioso desiderato da tutti gli appassionati e gli esperti di vini del mondo, è un’impresa che solo chi è cresciuto in questo territorio audace può essere capace di portare a compimento con tale successo.
La storia di Marisa Cuomo e del marito Andrea Ferraioli merita di per sé una visita alla cantina scavata anch’essa nella roccia grazie alla quale l’affinamento nelle botti di rovere di vini ineguagliabili come il Fiorduva crea dei veri e propri prodigi che fondono alla perfezione l’ingegno della natura e dell’uomo.
Dopo la visita alla Cantina, la voglia di sperimentare la degustazione dei vini Marisa Cuomo, vi condurrà spontaneamente dall’altra parte della strada, all’Hostaria Bacco Furore 1930, dove potrete fermarvi a pranzo per concedervi un’esperienza eno-gastronomica che ricorderete per sempre. Con la sua terrazza soleggiata sospesa a strapiombo sul mare, proverete non solo l’ebbrezza della vista ineguagliabile, ma soprattutto la quintessenza di una cucina autentica in cui i prodotti del territorio, la tradizione e la creatività di Erminia Ferraioli confermano l’idillio del luogo. Se vorrete potrete optare proprio per il menù degustazione “Marisa Cuomo” che abbina ad ogni piatto uno degli splendidi vini prodotti dalla cantina.
Prima di lasciare il borgo di Furore per scendere nuovamente lungo la strada costiera, non dimenticate di fare qualche sosta per guardare da vicino i murales che decorano i muri delle case, che, con i loro colori accesi e la peculiarità delle varie tecniche usate per la loro realizzazione, hanno valso l’inserimento del borgo nell’Associazione dei Paesi Dipinti Italiani.
Sulla via del ritorno a Praiano, poco prima di raggiungere il centro per tornare all’hotel, approfittate di un’ultima tappa dietro alla curva per guardare da vicino il Presepe di Praiano, l’installazione di un artista locale, Michele Castellano, incastonata nella roccia lungo la strada, nella così detta Grotta del Diavolo, che riproduce il paese in miniatura, con una dovizia emozionante di particolari delle case, delle chiese e dei vicoli, che vi farà ritrovare il senso di stupore di quando eravate bambini. Ancora una volta natura e umanità che si abbracciano all’unisono.
È giunto il momento del relax, sulla nostra terrazza solarium, in piscina oppure approfittando di un Massaggio Five Star Method nella terrazza panoramica dedicata in esclusiva, una carica di benessere per corpo e mente.